Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024

Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi
_Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi, aiutare la loro strada per camminare insieme agli studenti, evitando che cambino ogni anno, con la necessità di ricostruire ogni volta il rapporto con loro.
Assicurando agli insegnanti condizioni economiche adeguate, e restituendo pienamente alla loro funzione il prestigio che compete loro nella società e che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto di recar danno ai propri figli. Perché, come insegnava Platone “Quando i figli presumono di essere uguali ai padri, i maestri tremano davanti agli scolari, e preferiscono adularli anziché guidarli; quando si disprezzano le leggi, e non si sopporta più alcuna autorità, allora è segno che sta per cominciare la tirannide”_

https://www.quirinale.it/elementi/98097

G.P.S. anno scolastico 2023-24

In data 25 agosto (in serata) UST Padova ha pubblicato le GPS rettificate (elenchi aggiuntivi, riserve, depennamenti ecc.) sulla base delle quali saranno assegnate le supplenze a.s. 23/24. https://padova.istruzioneveneto.gov.it/2023/08/25/pubblicazione-graduatorie-provinciali-per-le-supplenze-aggiornate-a-s-2023-24/
UST Rovigo aveva già pubblicato in data 18/8
(GPS per la Provincia di Rovigo – Aggiornamento (istruzionerovigo.it)

“Professione Docente” in formato digitale

La Gilda degli insegnanti sensibile alla salvaguardia della natura e al risparmio energetico riduce l’uso della carta stampata pubblicando “Professione Docente” in digitale: ecco il messaggio agli iscritti:
Gentile Collega,
al giorno d’oggi ogni iniziativa per migliorare l’ambiente è indispensabile e con tale spirito, la Gilda degli insegnanti intende dare un suo piccolo contributo sia al risparmio energetico che nel rispetto della salvaguardia della natura.
Volendo comunque garantire i colleghi che prediligono la carta stampata, si invitano i colleghi iscritti alla gilda degli insegnanti che volessero partecipare a tale iniziativa optando per l’invio della copia della rivista “Professione Docente” in formato digitale anziché che in formato cartaceo inserendo il proprio codice fiscale e l’opzione al seguente link https://forms.gle/DfsH8yL8Jv7qVhq29

Margaret Mead:
Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi e impegnati possa cambiare il mondo. In effetti, è l’unica cosa che è sempre accaduta”.

GILDA: Compravendita dei titoli: disastrosa per la cultura

Il Ministro Valditara si sta occupando del problema dei Diplomifici ma la questione è ben più ampia e riguarda anche i Creditifici e i Laureifici. Di Meglio suggerisce una soluzione.
E’ positivo che il Ministro Valditara si sia occupato del problema dei Diplomifici.
Una questione che il coordinatore GILDA Rino Di Meglio denuncia da anni.
Indubbiamente il commercio dei titoli di studio ha effetti estremamente negativi sui livelli culturali del Paese. Purtroppo il problema non si limita ai diplomi scolastici, ancora più grave è quello dei Laurefici e Creditifici. E’ sotto gli occhi di tutti che in molti casi basta sborsare cinque o seicento euro per procurarsi i 24 CFU per l’abilitazione.
Portare a 60 i crediti richiesti significherà semplicemente aumentare il prezzo di vendita. Ovviamente , prosegue Di Meglio, non vogliamo generalizzare. Ci sono ottime Università a distanza, quello che non esiste è qualsiasi controllo sulla qualità dei servizi forniti.
Il MIM pensa di effettuare i controlli attraverso gli Ispettori tecnici per i quali si bandirà un Concorso che, nella migliore delle ipotesi, si concluderà fra un paio di anni. In ogni caso il personale tecnico del Ministero è e sarà insufficiente anche quando sarà espletato il concorso rispetto alla grande mole di controlli che sarebbe necessario fare.
Forse l’unica possibilità concreta per effettuare i controlli da parte di persone competenti potrebbe essere quella di affidarli ai Dirigenti Scolastici ovviamente divisi per territorio e ordini scolastici.
Non sarebbe una novità perché molti anni fa il controllo sulle scuole parificate era demandato ai direttori didattici e ai presidi.