La Federazione chiede un incontro coi dirigenti del Ministero per valutare l’impatto di questa decisione sull’offerta formativa e aprire un confronto costruttivo.
Il Ministero dell’Istruzione ha recentemente istituito il Liceo del ‘Made in Italy’ al fine di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze legate al settore produttivo italiano. Tuttavia, “preoccupazioni sorgono riguardo alla possibile riduzione dell’offerta formativa nell’ambito del Liceo delle Scienze Umane a causa dell’inclusione dell’opzione economico sociale nel percorso del Made in Italy”. Lo afferma la Gilda degli Insegnanti in un comunicato, sollecitando un incontro coi dirigenti del Ministero dell’Istruzione per un “confronto aperto e costruttivo”. “Il percorso liceale delle Scienze Umane è stato a lungo apprezzato per la sua offerta formativa ampia e variegata, che mira a fornire agli studenti una solida preparazione nelle discipline umanistiche e sociali. L’opzione economico sociale è stata parte integrante di questo percorso, consentendo agli studenti di approfondire le conoscenze in campo economico e sociale”, spiega la Federazione Gilda-Unams.
“Tuttavia, con l’istituzione del percorso ‘Made in Italy’, che mira a promuovere le competenze specifiche legate all’italianità, sorge la necessità di valutare attentamente l’impatto di questa decisione sull’offerta formativa nel percorso del Liceo delle Scienze Umane”, prosegue la Federazione.
“Al fine di affrontare tali preoccupazioni e favorire un dialogo costruttivo, abbiamo già contattato i Dirigenti del Ministero dell’Istruzione per richiedere un incontro urgente. Riteniamo che sia fondamentale coinvolgere le parti coinvolte, compresi i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli studenti e le famiglie, in una discussione approfondita per valutare attentamente l’impatto di questa decisione sul percorso delle Scienze Umane e trovare soluzioni che preservino l’offerta formativa completa e variegata di questo percorso”, sottolinea la Gilda.
“Siamo fiduciosi che il Ministero dell’Istruzione riconoscerà l’importanza di un confronto aperto e costruttivo su questo nuovo percorso didattico e accetterà la nostra richiesta di un incontro. Lavoreremo insieme per garantire che gli studenti abbiano la possibilità di sviluppare una solida formazione nelle discipline umanistiche e sociali, senza compromettere l’obiettivo di promuovere le competenze connesse al made in Italy”, conclude la Federazione.