Gilda, liceo “made in italy” non riduca l’offerta formativa di Scienze Umane

La Federazione chiede un incontro coi dirigenti del Ministero per valutare l’impatto di questa decisione sull’offerta formativa e aprire un confronto costruttivo.
Il Ministero dell’Istruzione ha recentemente istituito il Liceo del ‘Made in Italy’ al fine di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze legate al settore produttivo italiano. Tuttavia, “preoccupazioni sorgono riguardo alla possibile riduzione dell’offerta formativa nell’ambito del Liceo delle Scienze Umane a causa dell’inclusione dell’opzione economico sociale nel percorso del Made in Italy”. Lo afferma la Gilda degli Insegnanti in un comunicato, sollecitando un incontro coi dirigenti del Ministero dell’Istruzione per un “confronto aperto e costruttivo”. “Il percorso liceale delle Scienze Umane è stato a lungo apprezzato per la sua offerta formativa ampia e variegata, che mira a fornire agli studenti una solida preparazione nelle discipline umanistiche e sociali. L’opzione economico sociale è stata parte integrante di questo percorso, consentendo agli studenti di approfondire le conoscenze in campo economico e sociale”, spiega la Federazione Gilda-Unams.
“Tuttavia, con l’istituzione del percorso ‘Made in Italy’, che mira a promuovere le competenze specifiche legate all’italianità, sorge la necessità di valutare attentamente l’impatto di questa decisione sull’offerta formativa nel percorso del Liceo delle Scienze Umane”, prosegue la Federazione.

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D.L. 44 del 22 APRILE

Il decreto legge n. 44 “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 aprile 2023, conferma e amplia il decreto del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2023. Le misure che riguardano la scuola sono contenute nell’articolo 5 “Disposizioni in materia del personale del Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Le norme fissate dai commi 5-21 prevedono novità importanti.
Ricordiamo che il decreto dovrà completare l’iter parlamentare sul quale sarà possibile apportare modifiche.
In allegato, le nostre slide di approfondimento. 

slide DL 44 .pdf

Docente esperto, sindacati accolgono con favore parere negativo 7^ Commissione Senato

Adesso si proceda allo stralcio dell’articolo 38 del Decreto Aiuti-Bis

La settima commissione del Senato, nel corso della discussione finalizzata al parere sull’articolo 38 del DL 2685, il cd. “decreto aiuti-bis”, si è espressa in termini fortemente critici su quanto previsto in merito alla figura del docente esperto. La commissione muove obiezioni di non poco conto, sia di merito che di metodo, di fatto accogliendo in gran parte le osservazioni espresse dalle organizzazioni sindacali. comunicato_stralcio_art38_01092022.pdf

Su riaperture scuole si mette polvere sotto il tappeto, chiusure dietro l´angolo

Intervento del coordinatore nazionale Rino Di Meglio alla riunione convocata dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Prima di partecipare ai tavoli tecnici sulle numerose, e spesso complesse, questioni che riguardano la nostra scuola, vogliamo una risposta di carattere politico. Senza la volontà politica di discutere e confrontarsi, infatti, qualunque incontro diventa inutile, significa parlare del sesso degli angeli e perdere tempo”. A dirlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, intervenendo alla riunione convocata dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, la prima alla quale la Gilda prende parte dopo la sospensione delle relazioni sindacali e lo sciopero del 10 dicembre scorso.

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Legge di Bilancio: i principali provvedimenti per la scuola (infodocenti.it)

Giulio Ferrari, 31 dicembre
La legge di bilancio di circa 40 miliardi, approvata ieri al senato ha stanziato per l’istruzione 3,7 miliardi. Per i sindacati si tratta di una cifra irrisoria. Briciole e non c’è nulla per il rinnovo del contratto. Per Lena Gissi, segretaria della CISL SCUOLA. Sulla stessa linea il coordinatore della GILDA Rino Di Meglio: “Praticamente una mancia. L’unico investimento importante, ma non sufficiente, è sull’edilizia. Ma sono sempre quelle risorse che girano dallo scorso anno. Se non investe sulla scuola ora, mentre stiamo facendo un deficit spaventoso, allora non si investirà mai”. Anche la FLC CGIL è critica e sottolinea le mancate risorse per il rinnovo del contratto.

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