Sottoscritta in data 5 novembre l’Ipotesi di rinnovo contrattuale valida per il triennio 2022-2024, attesa ormai da anni.
Novità in evidenza
CARTA DOCENTI
Quando verrà accreditata? L’ipotesi per il 2026

Con la conversione in legge del DL 127/2025 la Carta docente è stata finalmente estesa a tutto il personale docente con supplenza al 30 giugno, oltre che a quello con supplenza al 31 agosto e al personale educativo.
Si tratta di una battaglia che da tempo la Gilda degli Insegnanti ha portato avanti con numerose vertenze promosse in tutt’Italia a tutela dei docenti precari.
Restano comunque ancora inevase le tantissime richieste pervenute al Mim, a seguito di vertenze legali avviate dai docenti precari, per vedersi riconosciuto il diritto anche per gli anni pregressi. Auspichiamo a questo punto che il Ministero voglia finalmente risolvere interamente il contenzioso attribuendo il beneficio per tutti gli anni spettanti.
Le nuove disposizioni sulla Carta docente non sono comunque esenti da aspetti di criticità. Innanzitutto non si capisce la decisione che limita la possibilità di acquistare prodotti hardware e software solo con cadenza quadriennale. Così come non sarebbe accettabile che, per estendere la Carta a tutto il personale docente ed educativo, si possa ridurre la somma del beneficio spettante.
Altro aspetto discutibile riguarda i tempi di attesa: a fronte di un anno scolastico che inizia a settembre, l’ipotesi per l’accreditamento sarebbe fissato per gennaio, quando tutti i lavoratori del settore sanno che, anche un solo corso di formazione costituisce una spesa ingente e che, in generale, prevede l’attivazione dal mese di settembre/ottobre.
Senza contare che, anche prendendo atto di questa nuova cadenza, gli avanzi dell’anno scolastico precedente rimangono comunque inutilizzabili e non se ne capisce la ragione.
Come al solito il Ministero non perde occasione per far percepire ai suoi docenti un senso di frustrazione ormai regolare, quasi fossero ad elemosinare le briciole.
Se, come la Gilda sostiene da sempre, quei soldi fossero integrati nello stipendio, tutto questo sarebbe ampiamente evitato, ma sappiamo che il buon senso non è ciò che contraddistingue il nostro Ministero da molto tempo.
ESPERO, ELEZIONI ASSEMBLEA DEI DELEGATI 2025-2027
Il 27, 28 e 29 ottobre 2025 si terranno le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea dei Delegati del Fondo Espero

Modalità di voto
Il personale iscritto al “libro soci” del Fondo Scuola Espero alla data del 27 settembre 2025 che intenda esprimere il proprio voto dovrà:
– collegarsi al sito internet del Fondo (www.fondoespero.it).
– accedere alla propria Area riservata con SPID/CIE.
– selezionare il pulsante “Votazioni assemblea delegati 2025 – 2027”.
Negli allegati le indicazioni per le modalità di voto e la lista dei candidati.
SCUOLA, SANZIONI DISCIPLINARI
LA POSIZIONE DELLA GILDA: PERICOLOSO DARE PIU’ POTERI AI DIRIGENTI

Negli ultimi giorni un articolo pubblicato da un noto sito specializzato in informazione scolastica ha riportato che sarebbe allo studio l’estensione fino a 30 giorni del potere disciplinare dei dirigenti scolastici nei confronti dei docenti.
“Fortunatamente – ha dichiarato il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana – il tutto è stato smentito dal Presidente dell’ARAN. Un’idea che la Gilda respinge con decisione, perché rappresenterebbe un passo pericoloso verso la concentrazione di poteri, che nulla ha a che vedere con la scuola della Costituzione. Inoltre, anche nell’attuale procedimento disciplinare, i dirigenti si appoggiano all’avvocatura dello Stato e questo già è un vantaggio, mentre i docenti pagano di tasca propria tutte le spese legali”.
Il rischio è che chi guida una scuola possa anche punire i propri insegnanti, in un sistema dove il contraddittorio non ha alcun peso. La scuola non è un’azienda, e il docente non è un sottoposto da disciplinare ma un professionista dell’educazione.
“Oggi – continua Castellana – è già eccessivo che i dirigenti rappresentino insieme l’accusa, il giudice e la giuria nelle sanzioni disciplinari fino a dieci giorni. Concedere anche la possibilità di sospendere i docenti fino a trenta giorni, significherebbe abolire ogni diritto di difesa e garanzia di imparzialità”.
Per questi motivi, da sempre, la Gilda sostiene con forza la proposta di un Consiglio Superiore della Docenza, “Un organismo terzo e indipendente – ha concluso Castellana – che garantisca equilibrio e trasparenza in modo imparziale”.
Lo diffonde in una nota la Gilda degli Insegnanti
CCNL 22-24: il punto dal Coordinatore Nazionale Vito Carlo Castellana

