Bisognerebbe sostituire la parola guerra con la parola sterminio di civili. Perché questo è il contenuto della guerra. Gente che perde la vita, che perde dignità, che perde un arto, che perde la casa, che perde tutto. E nella maggior parte dei casi non sa neanche perché”. Queste le parole che Gino rivolse nel 2018 a 25.000 studenti delle scuole superiori riuniti in diretta streaming da tutta Italia, per discutere di come la guerra sia evitabile, di come i governi possano scegliere di non bombardare o uccidere, della necessità che ognuno di noi prenda posizione e si impegni per la pace.