Sanzioni disciplinari ai Docenti, Gilda: avvio esame Ddl Granato è buona notizia
Di Meglio: “Ci auguriamo di non dover attendere tempi biblici per l’approvazione”
“Accogliamo con favore l’avvio della discussione in Commissione Istruzione al Senato del Disegno di legge Granato sulla costituzione in ogni ufficio scolastico regionale di commissioni composte da ispettori ministeriali per gestire i conflitti tra dirigenti e docenti e le conseguenti sanzioni disciplinari. Se il provvedimento sarà approvato senza stravolgimenti, agli insegnanti basterà presentare gratuitamente un reclamo scritto all’Usr per impugnare i provvedimenti contestati ai dirigenti”.

È quanto afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, che in numerose occasioni ha evidenziato gli abusi commessi da alcuni presidi nei confronti dei docenti e la necessità di modificare il sistema.
A sostegno del Ddl Granato, Di Meglio ricorda la circolare con cui il direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, in seguito a due ordinanze emesse dalla Corte di Cassazione, ha ammonito i dirigenti scolastici dal sospendere i docenti dal servizio, sottolineando che la competenza di questo tipo di sanzione disciplinare spetta agli uffici preposti di ciascun ambito territoriale e non alla dirigenza scolastica, diversamente da quanto previsto dai decreti Brunetta e Madia. E il provvedimento all’esame della Commissione 7^ di Palazzo Madama punta proprio a modificare l’articolo 25 del testo unico del pubblico impiego.
“Inoltre – aggiunge Di Meglio – non è ammissibile che, per rimediare agli errori commessi dai dirigenti scolastici, gli insegnanti siano costretti a ricorrere in tribunale e a sobbarcarsi spese legali spesso insostenibili a causa dei loro magri stipendi. In base al testo attuale del Ddl, che ci auguriamo resti inalterato fino all’approvazione finale, se il reclamo avanzato dal docente verrà accolto, l’atto impugnato sarà annullato e il collegio arbitrale ne darà notizia all’ufficio per i provvedimenti disciplinari. A questo punto non sarà più necessario andare davanti al giudice e gli insegnanti ne trarranno un beneficio in termini economici, di tempo e anche di stress”.
“Ci auguriamo – conclude Di Meglio – di non dover attendere tempi biblici per l’approvazione di questo disegno di legge”