Pensioni, Gilda: anticipo Tfs in ritardo scandaloso
Ancora in stallo la misura che sarebbe dovuta entrare in vigore con Quota 10
martedì 19 novembre 2019
Ancora in stallo l’anticipo del TFS previsto dal Decreto legge n. 4/2019. La misura sarebbe dovuta entrare in vigore con Quota 100, così da consentire ai neo pensionati dal 1 settembre 2019 di riscuotere subito una parte del TFS, per un tetto massimo di 45.000 euro, pagando un tasso agevolato.
“Nonostante le nostre continue sollecitazioni – attacca la Gilda degli Insegnanti – il Governo non ha ancora emanato i decreti attuativi, bloccando di fatto il provvedimento.
Si tratta di una negligenza molto grave che sta penalizzando molti docenti ai quali viene negata la possibilità, prevista per legge, di disporre anticipatamente di una somma di denaro con cui far fronte a impegni economici magari già assunti proprio in virtù di questa norma”.
“I tassi di mercato applicati dagli istituti bancari non sono di certo convenienti e non si può negare a tanti dipendenti pubblici l’opportunità, garantita da una legge dello Stato, di godere di condizioni più vantaggiose”.
“Questo ritardo è scandaloso, perché si tratta di somme versate dagli insegnanti durante gli anni di servizio e che lo Stato, cioè il loro datore di lavoro, dovrebbe aver accantonato per corrispondere la liquidazione nei tempi stabiliti dalla legge. Chiediamo, dunque, al Governo di porre fine a questa situazione vergognosa e di dare immediata attuazione alla norma sull’anticipo pensionistico”, conclude la Gilda.
Roma, 19 novembre 2019
Ufficio stampa Gilda Insegnanti