Congedo per papà lavoratori: cosa c’è da sapere

di Salvatore Pappalardo,  La Tecnica della scuola, 29.10.2021:

La legge di bilancio del 2022, modificando l’articolo 354 della legge 232 del 2017, sancisce il diritto al congedo per i papà lavoratori dipendenti in modo strutturale.
Cosa prevedeva la legge 354? Il padre lavoratore dipendente ha diritto ad usufruire, entro i 5 mesi dalla nascita del figlio di:

  • due giorni per l’anno 2017;
  • quattro giorni per l’anno 2018;
  • cinque giorni per l’anno 2019;

Come vanno usufruiti? I suddetti congedi  possono essere goduti anche in modo saltuario, ma sempre entro i 5 mesi dalla nascita del figlio.

Può assentarsi al posto della madre? Per gli anni 2018 e 2019 la norma pregressa ha previsto per il padre lavoratore dipendente la possibilità di astenersi, previo accordo con la madre e in sua sostituzione,  in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest’ultima, per un altro giorno.

Il congedo diventa strutturale: L’art. 32 della legge di bilancio del 2022  sancisce il diritto del padre naturale o adottivo o affidatario ad assentarsi dal lavoro per la durata complessiva di 10 giorni anche non consecutivi.

Da quanto decorrono i 5 mesi? Dal giorno delle nascita se padre naturale, o dal giorno dell’adozione o dell’affidamento.

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Stipendi scuola, l’Italia nelle ultime posizioni dell’Europa

Da infodocenti.it Il rapporto Eurydice

Chi decide di fare l’insegnante in Italia non la fa certo per i soldi. Visto anche che i nostri stipendi sono fermi da cinque anni, il nostro paese, come conferma l’ultimo rapporto di Eurydice “Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe 2019/20”, si trova nelle ultime posizioni della classifica Ue per le retribuzioni dei docenti. 

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Giornata mondiale insegnanti, Gilda: la scuola non è un parco giochi

5 ottobre 21 – Convegno nazionale “Il lungo addio della scuola istituzione. Cui prodest?” promosso in collaborazione con l’Associazione Docenti Art.33.
La scuola pubblica statale non è un parco giochi dove intrattenere i ragazzi, né un servizio di istruzione a richiesta, dove si erogano prestazioni in base ai desiderata degli utenti e si garantisce il successo formativo. La scuola pubblica statale è, come da dettato costituzionale, un’istituzione della nostra Repubblica, dove l’insegnante, nel pieno rispetto della sua libertà professionale, dovrebbe trasmettere conoscenze e sviluppare il pensiero critico degli alunni formandoli come futuri cittadini. A nessuno, dunque, giova l’involuzione di stampo aziendalista, né la deriva ludica, semplicistica e buonista verso cui si sta dirigendo pericolosamente il sistema di istruzione italiano. Nella Giornata Mondiale degli Insegnanti il messaggio lanciato dalla Gilda degli Insegnanti è che i docenti italiani non ci stanno ad assistere – braccia conserte – a questo degrado e chiedono con forza alla classe politica di invertire la rotta e restituire alla scuola e alla loro professione l’autorevolezza e la dignità che spetta loro.

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In PENSIONE dal 1/9/2022 – domande entro il 31 ottobre

Da infodocenti.it-Sono state emanate venerdì primo ottobre, la nota e il decreto ministeriale per la cessazione del servizio del personale della scuola. Le domande di pensionamento su Istanze Online dovranno essere presentate entro il 31 ottobre 2021. Le organizzazioni sindacali erano contrarie, ma il governo non le ha ascoltate.

La nota Il decreto

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