Nove novembre: una risata vi seppellirà

Astolfo sulla luna, 9.11.2022 – E’ proprio vero, una destra al governo alla disperata ricerca di soldi per mantenere le proprie promesse elettorali, si rifugia nei simboli identitari. Come il presidente Meloni non ha voluto togliere la fiamma dal simbolo, ben sapendo che una certa parte di italiani non riesce a distinguere quale delle due guerre mondiali abbiamo vinto, così il governo da lei (o lui?) presieduto – fra l’introduzione di un reato di raggruppamento oltre le 50 persone e il naufragato tentativo di respingere i migranti – ha pensato bene di riesumare una leggina votata nel 2005 a legislatura berlusconiana morente.
Il neoministro del merito ha preso carta e penna e ha scritto una bella letterina ai suoi dipendenti di punta (i dirigenti), rivolta però alla miglior gioventù italiana. Risparmio a chi mi legge i contenuti della stessa e vado al nocciolo della questione: il fatto è che per la nazione tedesca (uso a proposito questo soggetto) il nove novembre è una data che ritorna nella storia. Basterebbe sfogliare un manuale delle medie (oppure digitare “9 novembre germania” per chi si vanta di aver letto sì e no un libro in vita sua) per trovare che il nove novembre 1918 fu proclamata la repubblica di Weimar e lo stesso giorno di 20 anni dopo ci fu la Notte dei Cristalli, tant’è che tale ricorrenza viene da molti tedeschi considerata il giorno del destino (Schicksaltag[1]  nella lingua di Goethe).
Ora, a proposito di destino, pare proprio che per questi neoministri la fretta faccia da cattiva consigliera: è sicuramente vero che – riportando l’incipit della lettera – il 9 novembre 2022 si celebra il “giorno della libertà”, perché  33 anni prima “la sera .. decine di migliaia[2] di abitanti di Berlino Est attraversarono i valichi del Muro e si riversarono nella parte occidentale della città: è l’evento simbolo del crollo del blocco sovietico, ecc. ecc.”, però…

Continua a leggere

La lettera agli studenti: invito “a metà” a riflettere e discutere

da infodocenti.it – Giacomo Limoni
Il primo atto ufficiale del nuovo Ministro del MIM, Prof. Giuseppe Valditara, si è concretizzato con “l’invito” a tutti i docenti d’Italia a leggere in classe una lettera indirizzata alle “Care ragazze e cari ragazzi”.
Con questa missiva, il Ministro Valditara ha voluto commemorare la “giornata della libertà” istituita per ricordare la ricorrenza (9 novembre 1989) della caduta del muro di Berlino che “se pure non segna la fine del Comunismo,… ne dimostra tuttavia l’esito drammaticamente fallimentare e ne determina l’espulsione dal Vecchio Continente”.
La lettera del Ministro continua concentrandosi sul come “la realizzazione concreta (dell’utopia del comunismo) comporta ovunque annientamento delle libertà individuali, persecuzioni, povertà, morte.”  E ricordando che sulla base di quell’ideologia “prendono così forma regimi tirannici, spietati, capaci di raggiungere vette di violenza e brutalità fra le più alte che il genere umano sia riuscito a toccare”.
E’ indubbio che la caduta del muro di Berlino rappresenti una pietra miliare della storia europea e che nessuno possa mettere in discussione le atrocità dei regimi totalitari presenti nell’Est europeo o in qualsiasi altra parte del mondo ed è corretto invitare le future generazioni a riflettere sugli orrori del passato; si rimane però perplessi sulla inusuale modalità – invito/obbligo di lettura da parte dei docenti- con la quale questo invito viene rivolto a tutti gli studenti.

Continua a leggere

Rovigo, Italia…

Dopo l’ennesimo episodio assurto all’onore delle cronache, avvenuto questa volta in un Istituto superiore di Rovigo, di aggressione ad un Insegnante, ci chiediamo quanto ancora dovremo attendere per vedere una inversione di tendenza nelle politiche scolastiche, locali e nazionali, che restituisca autorevolezza all’Istituzione Scolastica e alla figura professionale del Docente, condizione NECESSARIA perchè i processi educativi e didattici messi in atto nelle nostre Scuole abbiano speranza di essere accolti con serietà e di produrre frutti.
Comunicato Gilda Padova/Rovigo

Di Meglio a neo Ministro Valditara: Restituire credibilità alla scuola pubblica statale

Come ad ogni cambio della guardia al Ministero, GILDA porge un augurio di buon lavoro del coordinatore nazionale della Gilda al nuovo titolare dell’Istruzione e del Merito.
“Rivolgiamo al neo ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, i nostri migliori auguri di buon lavoro. Auspichiamo che i primi passi del nuovo titolare di viale Trastevere vadano in direzione di un importante lavoro culturale e morale per restituire credibilità alla scuola pubblica statale e ai suoi lavoratori che quotidianamente si impegnano per mantenere alto il suo valore”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, accoglie la nomina del nuovo ministro dell’Istruzione e del Merito.

Continua a leggere

Indagine Gilda-Swg: per gli italiani scuola tema prioritario nell’agenda politica

Secondo oltre la metà della popolazione, edilizia scolastica e precariato sono i problemi che richiedono gli interventi più urgenti
Indagine Gilda-Swg- per gli italiani scuola tema prioritario nell’agenda politica.pdf38121_SWG_GILDA Insegnanti_indagine flash 1 di 3.pdf

Per 9 italiani su 10 l’istruzione deve rivestire un ruolo di primo piano nell’agenda politica e per rilanciare la scuola le leve principali su cui bisogna agire sono la stabilizzazione dei docenti precari e la riqualificazione degli edifici scolastici. È quanto emerge da un sondaggio flash realizzato dalla Swg per la Gilda degli Insegnanti. Oltre il 90 per cento degli intervistati ritiene che la scuola debba essere in cima alla lista degli impegni della classe politica: per il 54 per cento dovrebbe occupare una posizione ‘prioritaria’, per il 38 per cento ‘importante’.

Continua a leggere

Docente esperto, sindacati accolgono con favore parere negativo 7^ Commissione Senato

Adesso si proceda allo stralcio dell’articolo 38 del Decreto Aiuti-Bis

La settima commissione del Senato, nel corso della discussione finalizzata al parere sull’articolo 38 del DL 2685, il cd. “decreto aiuti-bis”, si è espressa in termini fortemente critici su quanto previsto in merito alla figura del docente esperto. La commissione muove obiezioni di non poco conto, sia di merito che di metodo, di fatto accogliendo in gran parte le osservazioni espresse dalle organizzazioni sindacali. comunicato_stralcio_art38_01092022.pdf