sciopero 30 maggio – rassegna stampa

ADNKRONOS –  **Scuola: Di Meglio (Gilda), ‘piazza inaspettatamente stracolma, grande adesione sciopero’** 
Roma, 30 mag. – (Adnkronos)(Giz/Adnkronos)
Oggi la maggior parte delle scuole italiane sono rimaste chiuse. L’adesione allo sciopero dai primi dati che arrivano risulta davvero molto grande, anche in modo inatteso, perché la pandemia limita ancora le attività nelle scuole quindi potevamo avere qualche preoccupazione”. Lo afferma all’Adnkronos Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, dalla piazza Santi Apostoli dove è in corso la manifestazione indetta dai sindacati della scuola. 
“La piazza Santi Apostoli qui a Roma è stracolma di gente in un modo che neppure ci aspettavamo, – ha aggiunto Di Meglio – ci sono migliaia e migliaia di insegnanti che hanno raggiunto Roma per manifestare il loro disagio sia per il contratto che è scaduto e che prevede delle retribuzioni veramente indecorose e sia per il decreto legge del primo maggio che interviene in modo molto pasticciato e negativo sulla formazione e sul reclutamento”.

DIRE – *SCUOLA. DI MEGLIO (GILDA): ADESIONE A SCIOPERO NUMEROSA IN TUTTA ITALIA*
“CHIEDIAMO RISORSE PER CONTRATTO DECOROSO, CHE ORA NON CI SONO”  (DIRE) Roma, 30 mag. – “L`adesione in piazza è stata numerosa e partecipata. E anche nelle scuole, dai primi segnali che stanno arrivando mi pare che ci sia stata una partecipazione notevole in tutta Italia, anche se i dati li avremo solo domani“. Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda Insegnanti, commenta così all`agenzia di stampa Dire l`adesione allo sciopero della scuola indetto oggi da Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals, Gilda e Anief. I sindacati e i lavoratori della scuola hanno manifestato questa mattina in piazza Santi Apostoli a Roma.   “Quello che chiediamo sono prima di tutto le risorse per un contratto decoroso, che al momento non ci sono- spiega Di Meglio- E poi chiediamo di poter ragionare insieme su come impostare una formazione per i docenti che sia utile alla scuola. Altrimenti rischiamo solo di buttare soldi. Noi conosciamo la scuola: non pretendiamo di scrivere le leggi, solo di essere ascoltati”, aggiunge Di Meglio.     I sindacati quindi si rivolgono direttamente al governo. “Il problema non è il ministro Bianchi- continua il coordinatore della Gilda- apprezzo il fatto che oggi non sia andato a Torino ma sia qui a Roma per dare un segnale. In questo momento il ministero dell`Istruzione è bloccato da quello delle Finanze”.E tornando sul Decreto reclutamento e le richieste dell`Europa, Di Meglio aggiunge che “nessuno ha mai negato una valutazione meritocratica per gli insegnanti, ma per farla bisognerebbe cambiare sistema, e ci vuole qualche anno. Gli insegnanti non si rifiutano di essere valutati, ma manca chi deve valutarli”.    (Adi/ Dire13:37 30-05-22 .

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Dopo le imbarazzanti dichiarazioni di Bianchi è ancor più necessario scioperare!

da GILDAVENEZIA.IT: Bianchi dichiara che il numero di allievi per classe “non è il vero problema”, che la formazione continua e obbligatoria dei docenti è l’unico modo per far emergere il “merito” e che il sistema immaginato per il “nuovo” reclutamento è in linea con la preparazione prevista per i docenti dell’UE (cosa del tutto falsa).

Le recenti esternazioni del Ministro Bianchi in Senato gettano benzina sul fuoco. Nessuna apertura alle richieste sindacali. Forse qualche modifica marginale. Il tutto nel segno dello slogan “lo vuole l’Europa”, ma non si capisce chi ha suggerito alla Commissione UE cosa inserire nelle prescrizioni del PNRR sulla scuola e gli insegnanti italiani, visto che la situazione dei vari Paesi dell’UE è molto diversificata e contraddittoria. Fa restare basiti l’affermazione che il numero di allievi per classe “non è il vero problema”, che la formazione continua e obbligatoria dei docenti è l’unico modo per far emergere il “merito” e che il sistema immaginato per il “nuovo” reclutamento è in linea con la preparazione prevista per i docenti dell’UE (cosa del tutto falsa).
Ovviamente non si parla di stipendi e delle oggettive difficoltà di trovare personale docente soprattutto al Nord con paghe basse e affitti e costi della vita alti.  Il bilancio resta quello già delineato nel DEF: aumenti previsti dai 60 agli 80 euro netti al mese dopo tre anni di ritardo, se va bene, con un incremento diretto o indiretto dell’orario di servizio. Di fronte a questo l’unica cosa che rimane ai docenti e alla scuola statale è scioperare e mobilitarsi.
Ora o mai più.

AVVISO G.P.S.

AVVERTIAMO GLI INTERESSATI CHE, A CAUSA DELL’ECCEZIONALE NUMERO DI RICHIESTE – DOVENDO NECESSARIAMENTE DARE PRIORITA’ AGLI ISCRITTI ALLA GILDA DI PADOVA E ROVIGO – NON CI E’ POSSIBILE AL MOMENTO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE RICHIESTE DI CONSULENZA DA PARTE DI NON ISCRITTI.